Miglioramento della salute della fauna e della flora del bosco, tutela della biodiversità, creazione di nuovi habitat produttivi, attività per i giovani, laboratori didattici e nuovi pannelli informativi: sono il cuore pulsante dell’accordo stretto tra la cantina Villa Bogdano 1880 di Portogruaro (Venezia) e Vegal (Gal Venezia Orientale) per la conservazione e la tutela del Bosco di Lison. L’accordo rientra nel progetto “Engreen”, che fa parte del Programma di Cooperazione “Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020”, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali, per la tutela, l’implementazione e la valorizzazione delle infrastrutture verdi di cui Vegal, ente di sviluppo del Veneto Orientale, è partner.
Il primo appuntamento educativo è in programma per la giornata di martedì 1° febbraio con attività guidate di ricerca-azione (con smartphone) e di formazione sul Bosco di Lison. Si cercherà di individuare le minacce dell’infrastruttura verde, con attività anche in aula, al fine di trovare possibili soluzioni per la tutela e la valorizzazione dell’area. Per informazioni: eventi@radicisrl.it.
“La nostra azienda vitivinicola – spiega Domenico Veronese, co-fondatore di Villa Bogdano 1880 insieme a Lucio Tessari – ha sempre dimostrato grande attenzione non solo alla promozione del prodotto vitivinicolo, ma anche alla tutela della biodiversità. Quando abbiamo iniziato a fare i nostri vini, abbiamo scelto di valorizzare il bosco planiziale del 1200 che si trova all’interno della tenuta. Si tratta di un relitto delle selve di querce insediatesi nell’ultimo periodo post-glaciale (a partire da circa 10mila anni fa) nella bassa pianura tra Livenza e Tagliamento. Un bene prezioso che rischiava di scomparire e che noi abbiamo fatto il possibile per preservare, affiancandolo alla coltivazione di vigneti antichi e varietà autoctone. Oggi vogliamo fare di più per garantire lunga vita a questo patrimonio di biodiversità e – allo stesso tempo – condividerlo con appassionati e amanti della natura, e con i giovani in particolare. Sentiamo la responsabilità di restituire unità tra agricoltura, natura e cultura”.
Il bosco di Lison si estende per circa sei ettari, sulle rive dell’omonimo fiume. È un frammento di bosco planiziale misto che comprende querce, aceri campestri, ornielli, olmi, frassini, carpini, salici e pioppi. Delle migliaia di ettari boschivi solo questi sei ettari sono scampati ai ripetuti disboscamenti realizzati per fini agricoli, soprattutto a partire dall’epoca romana. Il bosco è un’area importante per lo svernamento e la migrazione dell’avifauna nonché per la nidificazione di alcune specie di uccelli rare in pianura, quali il colombaccio e il picchio verde. Tra gli uccelli, sono presenti anche rapaci come l’albanella reale e lo smeriglio; vi è inoltre un anfibio raro, l’ululone dal ventre giallo, simile ad un piccolo rospo.
L’accordo tra Villa Bogdano 1880 e Vegal prevede che il progetto pilota che riguarda il bosco venga realizzato in quattro fasi: si parte con una fase di progettazione, per studiare le condizioni di salute attuale del bosco. A seguire ci sarà la realizzazione dell’intervento che potrà prevedere l’eliminazione di specie alloctone (come, ad esempio, l’edera che soffoca gli alberi), la creazione di nuovi habitat riproduttivi e il potenziamento di corridoi ecologici. Si potranno anche inserire pannelli o punti informativi. La terza fase prevede un’attività di sensibilizzazione della cittadinanza e di coinvolgimento dei giovani, attraverso laboratori didattici, visite per le scuole ed eventi per appassionati. A conclusione si potranno progettare altri interventi migliorativi, come, per esempio, il collegamento dell’area aziendale con il bosco mediante la realizzazione di una passerella sul corso d’acqua per consentire il passaggio.
Il progetto pilota del bosco di Lison si inserisce nel progetto Interreg Italia-Slovenia 2014-2020 denominato “Engreen”, che ha come obiettivo quello di valorizzare le infrastrutture verdi, migliorare la biodiversità e di conseguenza la conservazione delle specie e degli habitat.
Villa Bogdano 1880
Alla guida di Villa Bogdano 1880 dal 2016, ci sono Domenico Veronese e l’amministratore Lucio Tessari, custodi responsabili e rispettosi. La Tenuta a corpo unico è delimitata da due fiumi e questa è una grande forza, perché nei secoli ha permesso di mantenere le caratteristiche originarie del terreno ed è ancora oggi un’oasi protetta. Nei 110 ettari di vigneti, che affondano le radici in un terroir argilloso e calcareo, si privilegiano le rese basse, con grande attenzione alla tutela dei vigneti antichi e alla valorizzazione delle varietà autoctone. Oltre al Tai e alla Glera, ci sono vigneti di Refosco dal Peduncolo Rosso ed è stato reimpiantato la Malvasia. Queste scelte hanno permesso ai vini di Villa Bogdano 1880 di rafforzare la loro identità, aggiudicandosi premi e trovando uno spazio definito nel mercato internazionale.