Mentre il Vinitaly 2025 prosegue tra degustazioni e incontri internazionali, il futuro del vino italiano è al centro di un ampio dibattito. Il tema dei dazi, che ha colpito duramente l’export del settore, si intreccia con la ricerca di nuove opportunità commerciali, in particolare attraverso l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay).
In questo scenario, il Mercosur viene visto come una possibile chiave per il rilancio del vino italiano sui mercati globali. Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, ha sottolineato l’importanza dell’accordo, dichiarando:
“L’accordo con il Mercosur è fondamentale per rafforzare la nostra presenza in Sud America. Serve a ridurre la nostra dipendenza da mercati tradizionali come gli Stati Uniti, dove l’imposizione dei dazi ha messo in difficoltà molte aziende.”
Anche il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano condivide l’idea di un’apertura strategica verso il Mercosur, definendola una “potenziale alternativa” per superare le difficoltà derivanti dalla situazione economica internazionale, come i rapporti complicati con USA e Regno Unito.
Nonostante l’entusiasmo di molti attori del settore, il governo italiano mantiene una posizione più cauta. Sono infatti emerse perplessità sull’attuale testo dell’accordo, con l’esecutivo che ha dichiarato:
“Non sussistono ancora le condizioni per sottoscrivere l’accordo UE-Mercosur così com’è, chiedendo maggiori garanzie per la tutela del comparto agricolo nazionale, incluso quello vitivinicolo.”
Un aspetto positivo dell’accordo riguarda la protezione delle Indicazioni Geografiche (IG), che comprendono 31 denominazioni italiane nel settore vinicolo, tra cui il Brunello di Montalcino DOP e il Chianti Classico DOP. Giovanni Busi ha commentato:
“La tutela delle denominazioni è un passo fondamentale. Il riconoscimento dei nostri marchi in nuovi mercati ci permette di competere sul valore, non solo sul prezzo.”
In sintesi, il Vinitaly 2025 si conferma come un’importante piattaforma per la discussione sul futuro dell’export del vino italiano. Il Mercosur potrebbe rappresentare un’opportunità strategica, ma le sfide non mancano, e resta ancora molto da fare per arrivare a un accordo che soddisfi tutte le parti.