Il cambiamento climatico e le sue implicazioni sull’agricoltura sono stati al centro del seminario organizzato dall’Associazione Viticoltori di Montespertoli, che riunisce circa 15 cantine locali. Durante l’evento, esperti e produttori hanno discusso le continue trasformazioni del clima, sottolineando che il cambiamento, di per sé, non ha una connotazione positiva o negativa, ma dipende da come lo si gestisce.
Marco Moriondo, agro-meteorologo e ricercatore senior, ha spiegato che la produzione di vino dipende da tre variabili principali: clima, suolo e vite, che devono trovare un equilibrio. In Toscana, ad esempio, si è osservata una riduzione delle piogge nella stagione vegetativa dal 2014, mentre le temperature minime sono in aumento, un segno distintivo del cambiamento climatico rispetto alle massime.
Giacomo Bruscioni, responsabile tecnico-scientifico del settore bevande di FMt, ha sottolineato che la soluzione non è spostare i vigneti in altitudine, ma piuttosto concentrarsi su zone vocate e puntare sulla qualità anziché sulla quantità. I produttori devono imparare a leggere il territorio e sviluppare una conoscenza approfondita delle interazioni tra vite e suolo. “Il vino di qualità non si fa più come una volta,” ha affermato Bruscioni, “e la tecnologia diventa un aiuto essenziale.”
Attenzione anche ai dettagli, come le modalità di sfogliatura delle viti, che possono fare la differenza tra un vino buono e uno meno riuscito. La convinzione che eventuali difetti possano essere risolti in cantina è stata fortemente criticata: “Se un vino nasce male, non sarà mai un grande vino,” ha concluso Bruscioni.
Il pranzo di fine vendemmia è stato infine il momento per annunciare alcune importanti novità di quest’anno. La prima è stata l’assegnazione del premio Ambasciatori di Montespertoli a quegli operatori del settore che – ognuno nel proprio ambito – hanno saputo portare avanti il messaggio dell’associazione e del territorio, come veri e propri ambasciatori.
Gli Ambasciatori di Montespertoli 2024:
Comunicatore: Giampaolo Gravina
Enoteca: Enoteca/Bistrot I’Licchio, Montespertoli
Ristorante: Ristorante Il Focolare, Montespertoli
I vini in degustazione
Fattorie Parri 2022
Colore rubino scarico, il naso offre un frutto preciso con note di ciliegia e fiori rossi, accompagnati da sentori di mirtillo rosso, minerali e aghi di pino. Al palato si presenta fresco e sapido, con un’acidità ancora verde che suggerisce di attendere un po’ prima di godere appieno delle sue potenzialità.
Podere Ghisone 2023 (senza solfiti)
Rubino intenso e brillante, si apre con un bouquet di rosa e mammole, a cui si aggiungono sfumature di legno. In bocca è succoso e vibrante, con note decise di arancia sanguinella, lungo e potente. Anche qui, è consigliabile aspettare per permettere al vino di evolversi ulteriormente.
Fattoria di Bonsalto 2022 “Sopralago”
Profumo accogliente, con ciliegie e piccoli fiori rossi, accompagnato da un legno ben integrato. La finezza olfattiva si riflette anche al palato, che risulta accogliente e sincero, con una succosità invitante che richiama la susina matura. Il vino è pronto per essere apprezzato.
Podere dell’Anselmo 2022
Un rubino brillante anticipa un naso timido ma elegante, con note di duroni, grafite e nespole. Al sorso è vibrante e sincero, con una buona mineralità e struttura. I tannini, ancora un po’ rigidi, hanno bisogno di affinarsi per esprimere al meglio tutto il loro potenziale.
Fattoria La Leccia 2023 Chianti Superiore
Di un rubino compatto, al naso si distinguono viole e altri fiori rossi, insieme a duroni e lamponi. Al palato si presenta sincero e piacevole, anche se con una struttura leggera. Il sapore e la semplicità del vino lo caratterizzano come generoso, ma con una certa leggerezza nel corpo.